di Cecilia Andreozzi, II F
Quest’anno in un mese di Dicembre che ci appare piuttosto triste, insolito e privo della magica atmosfera natalizia che sembra sostituita dalla preoccupazione causata dalla terribile epidemia di coronavirus, il cielo ha deciso di mostrarci ancora una volta la sua infinita meraviglia ed il suo fascino senza tempo. Dal 4 Dicembre, infatti, nel cielo comincerà lo spettacolo con la pioggia di stelle cadenti invernale: le Geminidi, le più spettacolari stelle cadenti di tutto l’anno dopo quelle della notte di San Lorenzo. Le stelle cadenti saranno visibili dal 4 al 15 del mese, in particolare il picco della loro visibilità è atteso tra la notte del 13 e del 14 del mese, in cui se ne potrebbero contare anche più di un centinaio. Dopo le Geminidi, però, comincerà il vero evento. Dal 17 Dicembre ci si dovrà concentrare sui pianeti Giove e Saturno che scenderanno verso l’orizzonte a Sud-Ovest accompagnati da una sottile falce di Luna crescente (visibile meglio con un binocolo). Sarà, però, solo una piccola anticipazione di quello che accadrà nella notte del 21 Dicembre, giorno del solstizio d’inverno, ovvero il giorno più corto dell’anno. In quella notte i pianeti Giove e Saturno torneranno a danzare insieme, saranno in congiunzione, tanto vicini da poter essere osservati insieme nel campo di un telescopio. Giove e Saturno appariranno dalla Terra più vicini che mai. In realtà si tratterà di un’illusione ottica ma si avrà comunque la percezione che siano attaccati. Sembrerà di vedere un’unica luce, un unico pianeta. Un fenomeno di questo tipo secondo alcuni si troverebbe nei Vangeli. Sarebbe, infatti, esso, l’intero fenomeno, il cosiddetto astro che guidò a Betlemme i re Magi. La congiunzione, ovvero, l’unione tra due pianeti giganti è un evento piuttosto raro che avviene all’incirca ogni vent’anni, ma ciò che è ancora più inusuale è la vicinanza tra i due pianeti. L’Unione Astrofili Italiani ricorda, infatti, che una vicinanza così stretta non si verificava nel cielo da oltre 400 anni. Parliamo del 16 Luglio 1623, ma solo poche persone si accorsero dello straordinario evento che il cielo metteva in mostra davanti ai loro occhi a causa dell’interferenza della luce solare. Saturno non era visibile ad occhio nudo, perciò per godersi lo spettacolo sarebbe servito un cannocchiale, che fu inventato solo pochi anni prima da Galileo Galilei. L’ultima volta che il fenomeno è stato visibile ad occhio nudo è stato, invece, nel Medioevo, ovvero parliamo di ben 800 anni fa e se ci si chiede quando questo fenomeno si ripeterà, possiamo affermare con quasi totale certezza che dovremmo aspettare ben 120 anni. Parliamo del 2417. Insomma, davanti ai nostri occhi ci viene presentato un evento più unico che raro, uno spettacolo meraviglioso senza bisogno di un biglietto da pagare, né di grandi viaggi da compiere, sarà necessario solo alzare gli occhi al cielo e lasciarsi travolgere come bambini dalla bellezza delle stelle.