di Giovanni Fabbri, II F

Sebbene ormai sia stato quasi assegnato all’Inter lo Scudetto, dopo 11 anni, a 2/3 del campionato già raggiunti, la corsa per i successivi 3 posti per la qualificazione alla UEFA Champions League del prossimo anno è ancora più combattuta e agguerrita che mai tra le altre sei sorelle (Milan, Juventus, Atalanta, Napoli, Roma e Lazio).  

Soffermandoci in particolare sulle due romane, si prospetta un finale di campionato piuttosto duro per entrambe le squadre. Se da una parte, però, la Lazio sia stata eliminata agli ottavi di Champions dal Bayern Monaco e ora non abbia più impegni al di fuori del campionato, la Roma si trova ancora in due competizioni, per giunta con un’Europa League che ha ora raggiunto la fase dei quarti di finale e l’idea di poterla portare a casa comincia a diventare un serio obiettivo. 

Mancano ancora 11 partite di campionato per le due squadre e alcuni match importanti vanno ancora disputati, come la sfida dei biancocelesti con il Napoli e Milan e i giallorossi con l’Atalanta e l’Inter, non dimenticandoci poi del derby alla penultima giornata che metterà l’uno  contro l’altro  l’ennesima supersfida Champions i due team capitolini. I restanti match non menzionati, anche se giocati contro squadre che si trovano sotto in classifica, saranno una  chiave fondamentale per non perdere punti utili per il raggiungimento del 4° posto. Soprattutto nel caso della Roma, sarà importante per i ragazzi di Fonseca riuscire a gestire bene le forze per cercare di andare avanti in Italia e in Europa, poiché essa è ormai l’unica “big” ad avere ancora la competizione europea da disputare (a dimostrazione di un impegno molto maggiore che i giallorossi hanno messo rispetto alle altre italiane). 

Sarà importante per la Roma puntare soprattutto alla conquista dell’Europa League, poiché, oltre che vincere il primo trofeo europeo della sua storia e riportare un titolo  a Trigoria dopo 13 anni, garantirebbe per qualsiasi posizione in campionato l’accesso alla prossima Champions League, motivo in più conquistarlo. Sarebbe forse più conveniente anche concentrare le proprie forze sull’Europa a discapito del campionato (facendo un mezzo turnover prima delle partite del giovedì), senza sbagliare però i prossimi 3 big match, poiché per la Roma quest’anno sono stati una vera e propria agonia a seguito di 0 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte. 

Per quanto riguarda invece la Lazio, il discorso si fa più semplice senza le coppe infrasettimanali; va detto però che i biancocelesti si sono dimostrati finora la squadra meno costante fra le sette sorelle, forse proprio a causa dell’impegno della Champions, e hanno mostrato non pochi problemi soprattutto difensivi. Ora che il campionato sta per attraversare la tranche finale, sbagliare alcune partite, soprattutto le meno difficili, sarà un errore che i ragazzi di Inzaghi non dovranno più commettere se vorranno tornare anche l’anno prossimo a cantare la canzoncina tanto amata della Champions. Il nostro auspicio è che l’anno prossimo si possa di nuovo avere una o due romane in Champions, e soprattutto i tifosi possano tornare a cantare e festeggiare con la propria squadra negli stadi di nuovo aperti, sicuri e pieni di passione.

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