di Alberto Liverani, II F
Nel Gran Premio del Bahrein abbiamo assistito al prologo di ciò che la Formula 1 ha in serbo per noi nel 2021: il duello tra l’“anziano” veterano e il giovane sfidante, Hamilton contro Verstappen, Mercedes contro Red Bull.
Già nei primi test stagionali sembrava che la scuderia di Milton Keynes avesse recuperato molto nei confronti di quella di Stoccarda e con il suo nuovo motore Honda fosse riuscita a mettersi sullo stesso piano dell’avversaria. Anche Mercedes ha portato un nuovo motore, che le ha permesso di fare un salto in avanti nelle prestazioni, ma non abbastanza per avere la certezza di schierare la migliore power-unit sulla griglia. I problemi di affidabilità dei motori sia tedeschi sia nipponici, che verranno quasi sicuramente risolti nel corso della stagione, potrebbero giocare brutti scherzi nelle prime gare, proprio come è successo ai motorizzati Mercedes nei test e a quelli Honda nella gara d’apertura del mondiale. Infatti, la RB16B di Sergio Pérez si è spenta all’improvviso nel giro di formazione del GP del Bahrein, ma nonostante l’imprevisto, “Checo” Pérez è riuscito a riaccendere la vettura (le auto di F1 non hanno le chiavi, solitamente vengono accese o manualmente con una sorta di “trapano” che funge da motore d’avviamento, o via software) e a condurre una splendida gara in rimonta. Nemmeno Bottas, scudiero di Hamilton dal 2017, ha potuto partecipare alla lotta per la vittoria, che si è consumata esclusivamente trail pilota esperto inglese e il giovane olandese. “Super Max”, soprannome affibbiato a Verstappen da un trio di tifosi – i Pit Stop Boys – che ha composto una canzone in suo onore, ha dominato per tutto il fine settimana, facendo registrare i migliori tempi in tutte le sessioni e ottenendo così la pole position. Ciononostante, una strategia non perfetta ha complicato la situazione di Verstappen, che negli ultimi giri del GP si è ritrovato a inseguire il Sir, riuscendo a superarlo. Tuttavia, dopo poche curve ha dovuto lasciar andare il rivale, avendo compiuto il sorpasso, secondo i commissari e il direttore di gara Michael Masi, oltre i limiti della pista. Pertanto la Red Bull ha chiesto al proprio pilota di farsi sorpassare per evitare penalità, che gli avrebbero compromesso la gara. Riconquistata la prima posizione, Hamilton, che durante la gara nello stesso tratto di pista aveva superato il limite oltre una ventina di volte senza mai essere penalizzato, ha portato a casa la vittoria.
Anche se “Mad Max” ha perso il primo confronto, sa che la stagione prevede ancora altri 22 GP in cui sfruttare ogni chance per ottenere quanti più punti possibili per vincere il titolo che dal 2013 manca da Milton Keynes.
Per quanto riguarda un’altra rivalità storica, si è riacceso il duello tra McLaren e Ferrari per il terzo posto nella classifica costruttori. Da una parte McLaren fa affidamento sull’evoluzione della macchina che è giunta terza l’anno scorso e sul talento di Norris e di Ricciardo, dall’altra Ferrari, nonostante una vettura non altrettanto veloce, può contare sulle capacità dei due piloti, Charles Leclerc e Carlos Sainz.
Ci sono dunque tutti gli elementi per godersi il mondiale comodamente nelle proprie case, in attesa di poter rivedere il pubblico sulle tribune e partecipare dal vivo alla magia che questo sport riesce a trasmettere in tutto il mondo.