di Giorgia Trombetta
In occasione del decennale AUREUS, anniversario del progetto che – da ormai dieci anni! – punta alla valorizzazione di tutti i beni culturali e artistici di cui gode la nostra città, moltissimi dei nostri studenti si sono potuti esibire in spettacoli, coreografie, rappresentazioni teatrali, recitazione di poesie, o canto.
Le classi che hanno aderito sono state coinvolte nell’esperienza: o direttamente sul palco, oppure indirettamente, osservando tutto dagli spalti elisabettiani del Globe Theatre, a Villa Borghese.
Prima delle esibizioni, gli studenti eletti “ciceroni” dai professori che coordinano il progetto, Paola Picardi e Luca Calenne, hanno fatto da guida alle altre classi che aderiscono al progetto, percorrendo diversi itinerari di Villa Borghese, che si sono poi ricongiunti al Globe Theatre.
Gli itinerari erano accompagnati dai discorsi scritti dagli studentistessi, grazie all’aiuto delle guide che hanno portato le classi AUREUS a visitare i tesori di Roma. L’approfondimento fatto in loco sulla storia di imponenti elementi architettonici che dominano le piazze, i giardini e le scalinate del centro di Roma ha permesso a tutti i ciceroni di conoscere qualcosa di nuovo.
È stato significativo vedere i ruoli invertiti: gli studenti, abituati a sentire parlare qualcun altro durante le visite AUREUS a cui hanno assistito, hanno avuto la possibilità di mettersi nei panni di una guida e di mostrare ai loro compagni le bellezze di Roma, che spesso passano inosservate.
Come mai il Pincio si chiama così? Che scopo ha l’obelisco posto davanti alla Casina Valadier? A chi fu dedicato? E perché Villa Borghese è ricoperta di busti, che sembrano spuntare da tutti gli angoli? Tutte queste domande hanno trovato risposta durante le visite guidate dei ciceroni, che non solo hanno potuto insegnare qualcosa ai propri compagni, ma hanno anche imparato per primi curiosità e pezzi il nostro passato che forse non avrebbero mai scoperto altrimenti.
Il progetto quindi è riuscito a mettere in luce diversi aspetti dell’arte, sia dal punto di vista teorico, grazie alle spiegazioni dei ragazzi, sia dal punto di vista pratico, grazie alle esibizioni.
Dopo le esibizioni degli studenti (Beatrice Borghini, Giovanni Fabbri, Ludovico D’Aquino, Fabiola Cappella, Francesca Tangari, Maria Ranucci, Bianca Filippello, Ludovica Caratelli, Livia Canini, Alice Giallombardo, Cecilia Maldone e Stefano Comito), ha avuto spazio sul palco anche l’ex studentessa Carlotta Nola.
I discorsi finali, infine, da parte della preside e dei professori, in particolar modo quello di del professor Calenne, che ha commosso gli spalti, sono stati una dolcissima conclusione al piacevole evento che ha accompagnato la mattinata di molti studenti del Giulio Cesare.
Tra chi ha partecipato ai progetti coordinandoli e chi vi ha assistito, la mattinata è stata piena, ricca di emozioni, ma soprattutto cultura, un bene di cui Roma abbonda, ma che troppo spesso ci dimentichiamo di valorizzare.