di Angelica Foderaro
Qual è la prima cosa che farai adesso che sei diventata rappresentante d’istituto?
La prima cosa che ho fatto, saputo il risultato, è stata sentire gli altri rappresentanti per conoscerci, così che avessimo la più immediata possibilità di discutere varie idee e delle varie proposte, per cercare di avere un obiettivo comune, e di iniziare subito a lavorare.
Cosa vorresti dire ai ragazzi che ti hanno votata?
Ringrazio tutti, dal primo all’ultimo, per aver creduto in me, in noi ed in Open Mind, il nostro progetto.
Abbiamo lavorato moltissimo e siamo fieri di tutto quello che abbiamo proposto e di come l’abbiamo proposto. Siamo veramente contenti di essere arrivai alle persone. Inoltre volevo anche ringraziare coloro che non ci hanno votato, perché saranno proprio quelli che renderanno possibile il progetto di Open Mind, il cui obiettivo è sempre stata la coesione e, dunque, cercando di coinvolgere le persone che non siamo riusciti a convincere o che non hanno votato per noi riusciremo, riusciremo a portare al termine il nostro progetto di inclusione di tutti gli studenti nella vita scolastica.
Tuo fratello è stato rappresentante di istituto ed ora anche tu, come ti rapporti con questo?
Mio fratello fu eletto rappresentante l’anno in cui io frequentavo il quarto ginnasio: non sapevo niente riguardo le liste e dell’esistenza di questa grande opportunità. Sin da subito fui coinvolta con le liste, aiutandolo nella propaganda e sopratutto sentendolo parlare. Dunque ero veramente cosciente del ruolo che avrei rivestito, se avessi deciso di intraprendere questo cammino. Sicuramente mi ha aiutato anche a scegliere di mettermi in gioco. Per questo lo devo assolutamente ringraziare. Tuttavia abbiamo intrapreso questo percorso con liste diverse e, alla fine, abbiamo solamente un cognome che ci accomuna, ma per il resto siamo completamente diversi. Spero di non essere ricordata come la seconda candidata della famiglia, ma come la rappresentante di istituto Martina Bettoni.
C’è qualcosa di cui per te è importante parlare?
Vorrei ancora ringraziare tutti quanti della fiducia nel nostro progetto ed in me e negli altri rappresentanti. Vi prometto che finalizzeremo le nostre proposte e ci divertiremo.
Qual è il punto del programma che ti sta più a cuore?
Il punto del programma che mi sta più a cuore è il progetto del podcast Angolo 48. Perché è un progetto su cui abbiamo lavorato tantissimo, originale, in quanto non si era mai sentito in nessuna scuola. E’ il progetto che può dare di più agli studenti e, poiché andremo a trattare qualsiasi tipo di tema e porteremo ospiti, faremo divertire, staccare le persone e gli daremo anche una voce perché ci saranno anche interventi da parte degli stessi studenti.
È il nostro obiettivo: creare una scuola unita.
Siamo contentissimi di poterlo offrire anche quest’anno, in modalità diversa e migliorato, con una grandissima redattrice, Francesca Fiorani.
Sarà difficile coordinare questo ruolo, molto impegnativo, con gli studi dal momento che frequenti l’ultimo anno?
Coordinare lo studio ovviamente sarà complicato, perché comunque stiamo parlando dell’anno della maturità, quindi un anno impegnativo, e questo ruolo è veramente importante, e prenderà sicuramente tantissimo tempo. Sapevo già a cosa andavo incontro e cosa avevo scelto di fare candidandomi, quindi non andrà ad influire sul mio rendimento scolastico né tantomeno sulla carica, perché, se gli studenti ci hanno votato, l’hanno fatto credendo nel nostro progetto e l’ultima cosa che si deve fare è deludere le persone.