di Chiara Scuderi

Piangere, gesto naturale e umano. Ogni uomo piange, è la prima efficace forma di comunicazione che usa quando viene al mondo. Con il pianto si esprime dolore, delusione, ma anche gioia, commozione, speranza, felicità.

Ma troppo spesso pensiamo che le lacrime siano una dimostrazione di debolezza e ce ne vergogniamo, nascondendo le lacrime che ci sforziamo di trattenere.

Ma non sempre è stato così. Leggendo un bellissimo saggio di Matteo Nucci dal titolo “Le lacrime degli eroi” abbiamo appreso che non sempre per l’uomo le lacrime sono state segno di debolezza.

Nessuno di noi può dubitare della forza e del coraggio degli eroi omerici. Achille, Odisseo, Menelao, Pericle piangono, e molto. Leggere delle loro lacrime ci fa avvicinare a loro, le lacrime ne aumentano l’empatia, in fondo, pensiamo, sono esseri umani come noi, con le loro gioie ed i loro dolori e se loro piangono apertamente perché noi dobbiamo continuare a vergognarcene?

Ma in quale punto della sua storia evolutiva per l’uomo piangere è diventato sinonimo di debolezza?

Verrà un giorno in cui l’uomo potrà nuovamente tornare a mostrare i suoi sentimenti senza vergogna?

Partendo da queste domande, nel corso della Notte Nazionale dei Licei Classici, nella bella cornice dell’anfiteatro d’arte, la Docente di Latino e Greco Sabrina Nardone e tutta la Prima A hanno messo in scena una suggestiva rappresentazione tutta incentrata sul rapporto tra uomo e le sue lacrime.

Recitazione in greco antico ed in italiano di brani dell’Iliade e dell’Odissea, mostra di opere d’arte realizzate dagli studenti sul tema e, alla fine, un dibattito molto acceso che ha coinvolto emotivamente tutti i genitori presenti perché il tema, in fondo, da sempre suscita l’interesse di ciascuno di noi.

Se un eroe, un sovrano, un guerriero come Odisseo può piangere senza perdere nemmeno un pizzico del suo carisma immutato nei millenni, perché noi dovremmo vergognarci e nascondere i nostri sentimenti? Sono forse le nostre lacrime meno nobili di quelle di Achille? Non possono anch’esse servirci a sentirci più vicini, più uniti?

Una bellissima iniziativa da cui ognuno dei presenti ha tratto un insegnamento importante. Non bisogna mai vergognarsi di mostrarci per come siamo veramente perché la sincerità unisce e genera buoni sentimenti e ciò, in questo momento in cui la pace in Europa vacilla paurosamente è sicuramente estremamente importante.

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