di Maria Elena Blanda e Lidia Pini Prato

Una figura senza tempo, simbolo della monarchia, oltre i confini del Regno Unito.

È morta a 96 anni la regina Elisabetta II del Regno Unito, lasciandosi dietro ben 70 anni di regno festeggiati il giugno scorso. Quando nacque, il 21 aprile del 1926, nessuno avrebbe potuto mai pensare che sarebbe diventata regina e tantomeno il sovrano più longevo della storia britannica. Venne considerata come Regina nella linea di successione solo a seguito della inaspettata abdicazione dello zio, Re Edoardo VIII d’Inghilterra.

È morta nella residenza estiva scozzese di Balmoral, dove le sue condizioni, già precarie negli ultimi tempi, si erano aggravate. I quattro figli e i parenti più stretti sono giunti al più presto per darle l’ultimo saluto. Quando è arrivato l’ormai atteso annuncio della BBC, già una folla stazionava davanti al castello in Scozia, e a Londra, davanti a Buckingham Palace e anche a Windsor.

Inalterabile nei modi, sempre attenta a non lasciar trasparire emozioni che potevano essere interpretate come un endorsement politico, guardiana dell’ortodossia costituzionale, che vuole la Monarchia estranea al dibattito pubblico, la sovrana è riuscita ad attraversare tutti gli eventi più significativi del secolo, adattando sé stessa e la Corona ai tumultuosi cambiamenti della società britannica degli ultimi 70 anni. 

Elisabetta II era anche una grande amante dei viaggi, infatti ha viaggiato in oltre 120 Paesi in occasione di oltre 270 visite ufficiali e ha partecipato a centinaia di migliaia di cerimonie. 

Tra i “meriti” della Regina c’è anche quello di essere sempre riuscita a riunire la Famiglia Reale e a risollevarne le sorti e la popolarità anche nei momenti peggiori, come la tragica morte di Lady Diana, l’ex moglie del principe Carlo, amatissima ‘Lady D’, morta il 31 agosto 1997 in un incidente stradale sotto il ponte d’Alma, a Parigi, insieme al suo compagno, il miliardario Dodi Al-Fayed. La morte della sfortunata ed amatissima Diana provocò una vera isteria popolare, che si trasformò in un’ondata di rabbia senza precedenti contro la famiglia reale e la stessa Elisabetta, dato che inizialmente Buckingham Palace osservò il silenzio e non omaggiò la “Regina dei nostri cuori”, Lady Diana. 

Elisabetta fu però in grado di comprendere ed emendare il suo errore, concedendo un funerale reale a Diana e compiendo un gesto che nessuno si sarebbe mai aspettato, ovvero l’inchino davanti alla bara dell’ex-moglie di suo figlio Carlo. Il grande rispetto mostrato dalla regina in questa occasione nei confronti di una donna che forse non aveva mai realmente compreso, ha contribuito ad attenuare la scontentezza della folla e ha riconciliato il popolo con la Corona. 

Negli anni di progresso tecnologico Elisabetta II ha continuato a mantenere il passo, sfruttando nuovi mezzi di comunicazione sin da quando era una bambina, come durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale quando mandò un messaggio di vicinanza a tutti i bambini come lei, ma anche all’apertura di vari canali di informazione riguardo le notizie della Famiglia Reale per far sentire più vicina questa al popolo. 

Elisabetta II verrà ricordata come la regina dei media, proprio per aver sfruttato a suo favore questi, come durante il periodo pandemico del Corona Virus e durante tutte le occasioni di festività come il Natale. 

La regina Elisabetta è stata inoltre uno dei soggetti più dipinti e fotografati della storia – anche grazie agli sgargianti outfit che l’hanno resa famosa tra le giovani generazioni odierne– venendo immortalata da alcuni dei più celebri artisti del Ventesimo e Ventunesimo secolo. 

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