Statua di Caio Giulio Cesare.

di Beatrice Orsini, I F

Frequentare il liceo classico in un’epoca governata dalla tecnologia e dalle scienze può apparire una scelta anacronistica, ma non per noi giovani che abbiamo scelto di seguire questo corso di studi, attratti dal fascino dell’antichità e convinti dell’indispensabilità della conoscenza del passato per interpretare il presente ed affrontare il futuro.

Lo studio del greco, del latino, il costante approfondimento storico che svolgiamo attraverso le materie classiche, ci danno modo di constatare quanto le dinamiche alla base del succedersi degli avvenimenti storici siano incredibilmente simili, nonostante il variare dei tempi.

Questo perché l’attore della storia è pur sempre l’uomo; le sue passioni, il desiderio di potere, di vendetta, di giustizia, di amore, pace, le dinamiche sociali, non mutano nonostante il progresso metta a disposizione strumenti sempre più sofisticati per interpretare la vita.

L’approfondimento di figure di “grandi uomini” del passato e della loro epoca, può essere, quindi, di grande spunto di riflessione ed è proprio in quest’ottica che va letta l’iniziativa che il nostro liceo si appresta ad attuare per la prima volta, a novanta anni dalla sua fondazione.

Il personaggio di cui stiamo parlando è Giulio Cesare, il “gigante” dell’antichità al quale è intitolato il nostro istituto.

Il 15 Marzo, le famigerate Idi di, data dell’uccisione di Giulio Cesare, si terrà nella sede del nostro liceo la prima edizione del Certamen Caesarianum Urbis. Questo evento verrà organizzato dalla scuola su promozione dell’associazione “Ex Alunni”, con il coinvolgimento delle maggiori università di Roma: La Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata, nonché dell’associazione AICC – Associazione Italiana di Cultura Classica – e dell’l’IISC – Istituto Italiano Italiano di Studi Classici.

Ne parliamo con il Professor Carlo Panizzon, docente di lettere classiche ed italiano, tra i promotori e coordinatori dell’iniziativa. Ponendogli alcune domande, è stata possibile una comprensione del ruolo del Certamen e di come l’organizzazione di un evento di tal portata possa costituire un valore aggiunto nel curriculum di una scuola completa, al passo con i tempi e stimolante quale è il Liceo Giulio Cesare.

Il Certamen è stato pensato come un’occasione di riflessione, di approfondimento e di interpretazione della figura di Giulio Cesare, attraverso un lavoro di traduzione e commento di un testo inerente all’epoca cesariana. Tale periodo, che va dalla morte di Lucio Cornelio Silla nel 78 a.C. fino all’uccisione di Cesare nel 44 a.C., benché sia di breve durata – circa 30 anni – concentra l’essenza della potenza e dell’immortalità della società romana. L’Età Cesariana è, infatti, un’epoca nevralgica, nella quale le dinamiche delle lotte di potere della Roma arcaica si scontrano con una società ancora intrisa di tradizioni e precetti formalmente incorruttibili. Tali valori portano al rifiuto di qualsiasi forma di accentramento dell’imperium, ovvero l’astrazione del potere affidato a consoli, pretori e altri magistrati straordinari inseriti nella struttura politica della Roma repubblicana. È, infatti, interessante notare una dicotomia all’interno della stessa classe senatoria, cuore e rappresentazione della democrazia romana, ancora identica nella forma anche dopo un cambiamento così radicale come è stato quello di Roma, grazie alle numerose conquiste che la hanno portata a dominare il Mediterraneo ed oltre. C’è, dunque, un evidente contrasto tra l’attaccamento alle tradizioni ancora vive, simbolo di un popolo e le singole personalità che, mirando ad emergere individualmente, comprendono l’enorme impatto che l’investitura dell’imperium può dare. Le figure che si delineano durante l’età cesariana emergono da una struttura collettiva di gestione del potere: Cesare è l’emblema di questo passaggio, rappresentando il punto di non ritorno, un’evidente frattura tra ideologia e realtà dei fatti. Egli, infatti, concentrerà su di sé un potere totalizzante per rispondere ad un’esigenza concreta dettata dalle sconfinate dimensioni raggiunte dall’impero. Cesare viene perciò ucciso, proprio da un gruppo di persone da lui stesso appoggiate, per il terrore che la società romana, ancora legata alle tradizioni repubblicane, aveva di modificare così radicalmente il proprio assetto.

Per quanto riguarda gli aspetti strettamente organizzativi del certamen, abbiamo appreso che la partecipazione sarà aperta agli studenti del triennio; ogni scuola potrà essere rappresentata da un massimo di due alunni, il testo da tradurre e commentare sarà scelto da una commissione composta da illustri professori delle università che collaboreranno al progetto.

Significativo è che il lancio di questa iniziativa avvenga in concomitanza con i festeggiamenti del novantesimo del nostro liceo: attraverso questi anni di esperienze, il profondo amore per la cultura classica e la costruzione del senso di appartenenza tipico del Giulio Cesare, si è maturata una consapevolezza e un’autorevolezza tale da poter proporre un evento di grande portata, che si colloca nella lunga tradizione dei certamina ma che è al contempo caratteristico e tagliato su misura per la nostra realtà.

Per proporre un percorso di avvicinamento al certamen, alcuni docenti nei prossimi mesi proporranno il progetto Res Publica, nato l’anno scorso per un’ulteriore esigenza di consapevolezza e di riflessione sulla figura di Giulio Cesare. Esso si articola in un percorso di lezioni teoriche e di laboratori di traduzione riguardanti alcuni aspetti di questo personaggio, così importante per il nostro presente e per la scuola. Nella precedente edizione, Res Publica ha affrontato varie tematiche: l’indagine sulle ragioni del conflitto della seconda guerra civile, il concetto di imperium, la definizione delle modalità di legittimazione dell’azione di Cesare, districandosi all’interno di un mare di fonti, collegate tra loro ma al contempo contraddittorie, l’appello alla legalità, e infine gli aspetti, solo apparentemente secondari, come l’incontro con le cinque figure femminili con cui Cesare si è legato, e la contraddizione tra il termine che Cesare usa per descriversi, clemens e le azioni compiute, soprattutto nella campagna in Gallia. 

Questo progetto, così come il certamen, si pone dunque come proposta di sviluppo di una maggiore consapevolezza degli studi condotti; l’intento è quello di non limitare l’esperienza scolastica alla mera frequenza delle lezioni mattutine con meccanicità e distacco, ma di promuovere un atteggiamento di curiosità, immersione e riconoscimento nella storia. Non è da sottovalutare, inoltre, un ulteriore profilo di valore collegato all’educazione civica, dal momento che la conoscenza delle dinamiche delle lotte di potere attualizza il nostro corso di studi collegandolo al presente.

Ci auguriamo tutti che la prima edizione del Certamen Caesarianum Urbis dia inizio ad un lungo corso di appuntamenti dello stesso genere e che costituisca un’occasione di crescita culturale ed umana per l’intera comunità scolastica.

2 pensiero su “La prima edizione del Certamen Caesarianum Urbis: conosciamo Giulio Cesare”
  1. Buongiorno.
    Trovo davvero molto interessante ed anche accattivante la proposta di questo certamen sul periodo cesariano.
    Volevo soltanto capire due cose:
    1. essendo aperto all’intero triennio, le prove di traduzione saranno diversificate a seconda dell’anno di frequenza?
    2. il progetto RES PUBLICA è un progetto pomeridiano aperto anche all’esterno costituendo un’importante fase preparatoria proprio ai fini del certamen, oppure legato ad una fruizione esclusivamente interna?
    Grazie dell’attenzione e cordiali saluti.

    1. Gentile signora, in risposta alle sue domande le comunico che
      – il testo da tradurre sarà lo stesso per tutti i partecipanti al certamen
      – il progetto Res Publica è riservato ai soli studenti del liceo Giulio Cesare.
      Grazie per l’interessamento.

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