di Sofia Simone, V D
Ladro di parole,
amante di memorie,
autore di storie.
Abisso di emozioni,
che fuggono nella tua fragilità,
nella tua precarietà.
Sei ricordi andati,
smarriti,
sospesi nel vuoto.
Periglioso
per navi viaggianti nella tua immensità.
Infido
per noi che ci aggrappiamo al tuo ascolto,
come un piccino si avvinghia alle gambe della madre.
Il rumore della tua forza risulta inerme e puro
dopo ogni tempesta.
Sentiamo i tuoi impulsi di voce, di lettere, di parole,
di attimi di bellezza,
di malinconia inopinata,
di incanto celeste.
Eppure,
c’è chi vede solo “acqua”,
in te che non ti fermi mai,
come la vita.