di Alberto Liverani, I F

Nonostante le gare siano al momento sospese, le notizie sul futuro della Formula 1 corrono.

In seguito ad alcune voci che vedevano appuntamenti tradizionali come Monza e Spa cancellati dal nuovo calendario, Angelo Sticchi Damiani, numero uno dell’Automobile Club d’Italia, non soltanto ha ribadito la permanenza di Monza nel calendario 2020, ma ha addirittura aperto alla possibilità di una seconda gara in Italia nei circuiti di Imola o del Mugello. Anche gli organizzatori del GP del Belgio hanno sottolineato di essere in stretto contatto con Liberty Media per la disputa dell’evento a porte chiuse.

Il Gran Premio del Canada è stato ufficialmente rinviato e quello di Francia, ospite della gara numero 1000 nel 2019, è stato cancellato. Non si tratta di una grande perdita, dato che la maggior parte dei fan l’ha valutato come il GP più noioso della stagione passata.

Nel frattempo McLaren e Ferrari hanno sepolto le asce di guerra in seguito alle schermaglie effettuate per abbassare il tetto spese delle future stagioni. È stato raggiunto un compromesso che prevede un tetto di 145 milioni di dollari nel 2020, 140 nel 2021, 135 dal 2022, con un milione più o un milione meno in base al numero di gare presenti nel calendario. Mattia Binotto, team principal della Rossa, ha lasciato intendere che per evitare licenziamenti la Ferrari potrebbe ampliare i suoi orizzonti e partecipare ad altre competizioni, come negli ovali americani della Indycar o nelle gare di resistenza del WEC.

Anche la Ferrari sta dando il suo contributo per contrastare l’emergenza Coronavirus. Il dipartimento che normalmente sviluppa nuovi prototipi sta ora producendo valvole respiratorie e raccordi per mascherine. Le sette scuderie che hanno sede in Inghilterra hanno avviato il “Project Pitlane”, un’iniziativa che sta dando una mano alla richiesta dei ventilatori polmonari per combattere la pandemia. Mercedes si sta anche occupando della produzione dei respiratori.

In attesa che la stagione cominci, analizziamo insieme gli scenari possibili. Lewis Hamilton e la Mercedes sono in corsa per il settimo titolo mondiale. L’unica problematica che li potrebbe ostacolare è la power unit, che, data la sua compattezza, tende a surriscaldarsi facilmente, lasciando qualche spiraglio di vittoria agli inseguitori. La Ferrari ha trovato il carico aerodinamico, ma ha dovuto ricostruire il motore da zero; era infatti riuscita ad aggirare il regolamento sull’iniezione del carburante, ma è stata scoperta dalla FIA che però non ha potuto divulgare le informazioni per una clausola sulla segretezza. Red Bull ha portato un’evoluzione della monoposto 2019 in grado di infastidire gli altri due top team. Nel centro dello schieramento la lotta si farà sempre più serrata. Racing point gareggia con una copia della Mercedes della stagione passata e punta al quarto posto in classifica. Dopo un 2018 durissimo, McLaren si è imposta come la migliore delle altre e continuerà la sua avanzata. Renault continuerà a sfruttare il talentuosissimo Daniel Ricciardo e, con il ritorno di Esteban Ocon nel circus, è pronta a riguadagnarsi la medaglia di legno; allo stesso tempo Alpha Tauri, Alfa Romeo e Haas non rinunceranno alla lotta, mentre Williams continuerà a essere il fanalino di coda.

Ovviamente queste sono solo supposizioni, ma vedremo come si evolverà la stagione. Torneremo ad aggiornarvi dopo l’estate, speriamo ormai a stagione iniziata.

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