Poesia di Andrea Granato
Avvizziva,
ti ha spinto
nella Falda
Lì, non si cammina
Lì, nel diradarsi
dei mondi intessuti, nei volti
slabbrati dal fuso
dalla ventata
dei bianchi latrati del Tempo
Slabbrati Via
Si scivola, e
tu hai accordato
il violino del naufragio
Un suono disfa
ciò che vedi
tu,
tu,
alla masticante
Fame di Curva
Cosa ti ha vinto?
La Curva: più
s’abbassa, più perde te
Perde Peso
e Luogo
(il suo occhio
più affilato, più sordo)
Nel collo del mondo
da cui discendiamo
È aperta l’inversa
Via, E’ in Lei che
tutto frana
e s’agita
di voci il carcere
pieno di condannati
nella stiva
della nave affondata:
apprende il rintocco
Il Movimento riprende il suo corso
Ma non percorsa
In terra, in aria
Lei ci crolla sulle spalle
Noi, occhi del Mondo di mezzo
Ma allora si può
Camminati nella sua mano
Siamo Percorsi