di Anna Palmeri
Sentiamo parlare molto spesso di stereotipi. Ma cosa sono?
Gli stereotipi sono un insieme di credenze, rappresentazioni molto semplificate della realtà e opinioni rigidamente connesse tra di loro, che un gruppo sociale associa a un altro gruppo. La prima volta questo termine fu usato nel campo delle scienze sociali nell’ambito di uno studio sui processi di formazione dell’opinione pubblica (Walter Lippman, 1922).
Il termine stereotipo nasce dal greco stereós/rigido e týpos/impronta utilizzato per la prima volta in ambito topografico per indicare la riproduzione di immagini a stampa per mezzo di forme fisse. Nel 1933 Katz e Braly, due psicologi, chiesero ad un centinaio di studenti universitari dell’università di Princeton di scegliere da una serie di ottantaquattro attributi gruppi di cinque che essi consideravano rispettivamente caratteristici di vari gruppi etnici. L’esperimento mostrò che il 75 % degli studenti riteneva i neri pigri e superstiziosi, i tedeschi orientati verso l’attività scientifica, gli ebrei furbi, gli italiani impulsivi, gli irlandesi iracondi e i turchi crudeli. Ovviamente queste caratterizzazioni sono spesso fatte senza avere una conoscenza approfondita, ad esempio la maggior parte di quegli studenti non aveva mai visto un turco, ma a quanto pare ritenevano i turchi crudeli, adoperando cioè uno stereotipo. Un altro esempio di stereotipo è questo racconto di un nero americano ad un giornalista bianco che lo intervistava : “Se tu vai in un ristorante e ti servono in maniera ignobile, sai che c’è una sola ragione: il servizio in quel locale è pessimo. Se io vado in un ristorante e mi trattano altrettanto male, non so quale sia la vera ragione. È perché sono nero o perché il servizio è pessimo?”
Abbiamo inoltre vari tipi di stereotipi: questo appena visto è uno Stereotipo sull’Etnia, ma ne abbiamo anche di altri tipi come :
Stereotipi di Genere
Stereotipi Politici
Stereotipi sulla nazionalità
Stereotipi sullo status sociale
Stereotipi su disabilità psichiche o fisiche
Stereotipi Religiosi
Esempi di Stereotipi nella vita quotidiana
Un esempio di stereotipo di genere si ritrova nella concezione secondo la quale esistano lavori idonei per l’uomo e altri per la donna, ovvero, che il padre lavori e la madre si occupi della casa. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta da Comunicazione 2000 contro la violenza di genere, promossa dal Dipartimento pari opportunità della Presidenza del Consiglio. Target: 3000 classi di oltre 70 scuole dell’infanzia e primarie del Comune di Roma hanno aderito all’iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza di genere coinvolgendo oltre 8 mila bambini.
Un altro esempio di stereotipo di genere è quello legato all’omosessualità, alla transessualità e alla bisessualità.
Ci sono poi gli Stereotipi Politici. Ad esempio i partiti di destra sono considerati “conservatori” e in alcuni casi in modo dispregiativo “fascisti”, invece quelli di sinistra sono ritenuti “comunisti”. Ma anche la frase ” i comunisti mangiano i bambini ” rappresenta uno stereotipo politico.
Pregiudizi e stereotipi basati su caratteristiche considerate tipiche di un gruppo nazionale possono servire per orientare in un primo momento i propri comportamenti in mancanza di informazioni più precise. Durante questo processo si attribuiscono a una nazione dei caratteri specifici che nascono da un comune patrimonio culturale e da determinati tratti psicologici. Si tratta di caratteri fondati su sommarie descrizioni delle singole nazionalità, sulla base di credenze e di caratteristiche particolari estese a un’intera nazione che possono condurre a valutazioni semplificate, a volte rozze nei confronti di appartenenti a un’altra nazione. Esiste la possibilità che un individuo possieda alcuni tratti tipici che contribuiscono a formare il cosiddetto “carattere nazionale”, ma non è corretto trasferire automaticamente questi tratti a tutti gli individui di una comunità perché in questo caso si potrebbe verificare uno Stereotipo sulla Nazionalità.
Poi, esistono stereotipi con un impatto sociale più forte e che possono portare all’emarginazione sociale di determinati gruppi o persone. Come ad esempio gli Stereotipi sullo Status Sociale, infatti nel processo della socializzazione le scelte che noi facciamo possono essere assecondate da particolari stereotipi legati ed esso, per esempio : ” non costruisco rapporti con persone che non vestono con determinate firme “. Anche il fatto di vivere in un contesto popolare o in periferia può essere oggetto di ostilità e discriminazioni. Gli stereotipi si sedimentano nei processi di socializzazione derivanti dalla famiglia, dalla scuola e dai mass media che producono e riproducono la cultura a cui l’individuo appartiene.
I pregiudizi e gli stereotipi hanno un impatto sociale perché condizionano i comportamenti nei confronti delle altre persone e possiamo arrivare a formulare giudizi negativi verso le persone ad es. con disabilità. In passato, coloro che erano portatori di disabilità psichiche e fisiche sono stati talora oggetto di reclusione e occultamento. Lo Stereotipo sulla Disabilità considerava i disabili una categoria a sé, infatti in passato il bambino disabile veniva inserito in classi speciali, poiché non esisteva una mentalità inclusiva. Nella società contemporanea la diversità fisica e psichica è stata “formalmente” accettata e alle persone con Disabilità è stato riconosciuto uno status sociale di Categoria protetta.
Ricordiamo anche gli Stereotipi Religiosi. In Italia e nel resto del mondo è ancora molto diffuso l’antisemitismo e la lotta contro di esso si pone come un tema di cogente attualità.
Esempi di stereotipi Religiosi sono molte volte anche nella rappresentazione televisione italiana dove per la tradizione orientale vengono rappresentati:
Il Deserto
I Cammelli
Richiamo alle Mille e una notte fuori luogo
Mercati caotici e ricchi di oggetti esotici
Folklore arabeggiante
Primi piani e sfondi con donne velate
Poi ci sono altri stereotipi religiosi come ad esempio: “Tutti i Musulmani sono Terroristi” oppure “Gli ebrei sono usurai”.