di Stefano Subioli, I G

Può sembrare che l’Unione Europea abbia lo scopo di renderci simili enfatizzando le nostre origini comuni, di appianare le differenze; in realtà l’Unione è un grande insieme di diversità, lingue e culture, una ricchezza socioculturale unica al mondo. Grazie al Trattato di Maastricht è possibile immergersi in tante realtà e mondi diversi, e quindi sentirsi parte dell’Unione senza mai perdere la propria identità culturale e nazionale. Ma la sfida più grande di questo partenariato è quella di assolvere a un dovere unico nel suo genere, che l’umanità non è finora riuscita a concretizzare, e resta per questo una grande utopia: scolpire un domani di pace e libertà.

La società moderna, pur così avanzata dal punto di vista tecnologico, genera e assiste a episodi di odio, violenza e intolleranza, alimentati dalla xenofobia, che è paura del diverso da sé. L’Unione Europea nasce in un mondo dove milioni di persone sono private di diritti fondamentali e discriminate in base al loro genere, etnia, colore di pelle, handicap, orientamento sessuale o famiglia di provenienza, e in cui lo sfruttamento incontrollato delle risorse naturali mette a rischio il futuro delle prossime generazioni. La libertà e la convivenza pacifica non sono affatto scontate e le generazioni che ci hanno preceduto hanno lottato per conquistarle; ma c’è ancora molta strada da fare per raggiungere una pace duratura e il progresso sociale e ambientale per tutti gli Europei e tutti gli uomini. Per far si che ciò si realizzi, l’Unione Europea ha due strumenti: il primo è quello dell’istruzione, ovvero combattere l’ignoranza e la disinformazione affinché tutti possano comprendere l’importanza della pace, della giustizia sociale e della transizione ecologica. Il secondo è la coesione politica, per fare in modo che ci sia stabilità e senso di solidarietà tra i 27 stati membri, intraprendendo la strada della ricerca della soluzione dei conflitti internazionali e combattendo le diseguaglianze economiche e sociali tra gli stati e al loro interno.

Sì, l’Unione Europea è un piccolo passo per una piccola parte del pianeta, ma un grande inizio affinché l’utopia della pace e della giustizia sociale e ambientale trovino, finalmente, un luogo dove diventare realtà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *