di Leonardo Franco, I D
Il mese scorso il mondo della pallavolo ha pianto la scomparsa di una delle sportive più promettenti del vivaio italiano, Julia Ituma.
Nata a Milano l’8 ottobre del 2004, decide di iniziare la sua carriera su un campo da basket. In seguito si avvicinerà alla pallavolo grazie alla madre. Poi Julia militerà nel Club Italia in serie A2 per approdare in A1 con l’Igor Gorgonzola. Le abilità sportive della ragazza impressionarono subito il mondo pallavolistico e la nazionale italiana, con la quale si aggiudicò il titolo di campionessa d’Europa Under.
Le sue abilità in campo erano uniche e tutto faceva pensare ad una eccezionale carriera sportiva. Arrivò ben presto per Julia persino il paragone con una delle pallavoliste azzurre più forti, Paola Egonu. Ciò mise ancor più in risalto la figura della ragazza e il Novara, squadra nella quale ha giocato fino alla sua scomparsa, puntò subito molto su di lei, affidandole persino ruoli da leader in campo. Ma lo scorso 13 aprile il corpo di Julia Ituma è stato ritrovato privo di vita presso un albergo in Turchia, nel quale la nazionale italiana alloggiava per una trasferta di Champions League. Dalle prime indagini è subito emersa la possibilità di un suicidio, al quale la madre di Julia non vuole credere. La ragazza, che avrebbe fra poco compiuto diciannove anni, sarebbe deceduta cadendo dal sesto piano dell’edificio, non lasciandosi alcuna speranza di vita. Oggi, le compagne di squadra rimpiangono con dolore la sua scomparsa e si chiedono del perché Julia si sia suicidata e perché non abbia avuto il coraggio di parlare del suo dolore con loro. Angosciante il video mostrato dalle videocamere dell’hotel, nel quale si vede Julia passeggiare in modo ansioso nella penombra dei corridoi della struttura e accasciarsi più volte a terra in preda alla disperazione e ai pensieri che la tormentavano. Nel mentre, prima della tragedia, avrebbe scritto un messaggio alle persone più care per lei:un semplice arrivederci. Una parola con un significato inequivocabile quella della ragazza, ma il fatto è stato subito smentito dall’Igor Gorgonzola. Di è parlato di una telefonata fatta dalla stessa ragazza ad un amico conosciuto a scuola, di cui la madre sembra non sapere nulla. L’amico sarebbe stato in una chiamata con la ragazza subito dopo la partita di Champions League che sarebbe durata diversi minuti. Al termine del colloquio il ragazzo avrebbe contattato alcune amiche di Julia, dato che non era più in grado di collegarsi con lei. Alle autorità, dopo l’accaduto, avrebbe dichiarato che la campionessa non sembrava affatto tranquilla. Nel frattempo le indagini proseguono.