di Riccardo Cicerchia, III E
Il 7 Ottobre 2023, sul circuito di Losail in Qatar, Max Verstappen conquista per la terza volta il titolo di campione del mondo di Formula 1 a soli 26 anni. È il più forte di sempre?
Per rispondere è importante conoscere la figura di suo padre Jos, ex pilota di Formula 1 che fin da piccolo ha spinto il figlio a entrare in questo mondo con un unico obiettivo: vincere. Jos ha corso in Formula 1 dal 1995 al 2003 ottenendo risultati sicuramente non all’altezza di quelli ottenuti dal figlio, mettendo a referto solamente due terzi posti, concludendo la sua carriera in Formula1 nel 2003 con l’italiana Minardi. In seguito conterà soltanto due presenze non eccellenti nella 24 ore di Le Mans. Indubbiamente la sua figura è stata fondamentale per la scelta del figlio di seguire questa strada. Ha utilizzato ogni metodo per portarlo al successo; leggenda narra infatti che dopo una gara negativa del giovane Max, il padre decise di lasciarlo da solo in autostrada per impartirgli una lezione. Episodi come questo hanno sicuramente aiutato a forgiare un carattere molto forte ed a costruire una mentalità che non prevedesse altro che la vittoria. Il giovane olandese infatti domina tutte le categorie giovanili iniziando a scontrarsi con quei ragazzi, come Charles Leclerc, che ritroverà poi in Formula 1. In seguito Max entra nella Red Bull Academy e già nel 2014 in Giappone fa il suo esordio in una prova libera, alla sola età di 17 anni e 3 giorni. Dopo aver vinto in quell’anno il campionato di Formula 3, la Red Bull non ha dubbi sul fatto che sia pronto per gareggiare nel campionato più importante del mondo. Nel 2015 infatti viene ingaggiato dalla ‘’Toro Rosso’’, diventando così il più giovane a correre in un mondiale di Formula1. L’olandese va forte e già alla seconda gara infrange un altro record, diventando il più giovane di sempre ad ottenere dei punti nel Gran Premio della Malesia. Non è tutto rose e fiori per Verstappen, perché sì, viene giudicato talentuoso, ma ancora acerbo e troppo aggressivo, soprattutto dopo lo scontro violento con Grojain durante il gran premio di Montecarlo. A fine della stessa stagione però si piazza in un ottimo 12° posto con ben 49 punti, vincendo il premio di esordiente dell’anno.Per il 2016 il team austriaco ha previsto per lui un altro anno in Toro Rosso ma il destino gli presenta un’opportunità irripetibile. Dopo un avvio difficile di campionato, durante il gran premio di Sochi in Russia, Danil Kvjat, pilota della Redbull, frana addosso a Sebastian Vettel rovinando la gara di entrambi e scatenando la rabbia della squadra, che decide di retrocederlo in Toro Rosso. Si apre cosi una strada insperata per MaX, che viene promosso nel team Red Bull e deve assolutamente ripagare questa fiducia. Arriviamo alla prima di Verstappen col suo nuovo team in Spagna, a Barcellona. L’olandese risponde subito presente con un ottimo 4° posto in qualifica. Ma è in gara che la storia si compie. Nel corso del primo giro infatti le due mercedes di Hamilton e Rosberg si scontrano e sono costrette a ritirarsi. Verstappen si trova così per la prima volta a guidare da leader un gran premio tallonato dalle Ferrari di Raikkonen e Vettel. L’olandese ha di fronte a sé il sogno di un’intera vita. Nonostante la pressione incessante del finlandese il 22 maggio 2016, a soli 18 anni e 228 giorni, Max Verstappen diventa il più giovane vincitore nella storia della Formula 1, battendo il record di Sebastian Vettel che, ironia della sorte, salirà su quel podio insieme a lui. Non ci sono più dubbi: è nata una stella. Conquisterà poi numerosi podi, tra i quali ricordiamo la gara leggendaria sotto un diluvio in Brasile, e chiuderà il campionato in 5a posizione, dimostrando al mondo di aver la stoffa del fuoriclasse. Il 2017 e il 2018 sono gli anni della grande rivalità con il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo, con grandi livelli di tensione. Nonostante la conquista nel 2017 di due gare in Messico e Malesia, Max chiude la stagione alle spalle di Ricciardo in 6a posizione evidenziando una mancanza di esperienza rispetto all’australiano. L’anno del vero salto di qualità è il 2018, in cui conquista ben 11 podi e 2 vittorie,arrivando in classifica notevolmente davanti al suo compagno di squadra con cui avrà un incidente a Baku, che manderà su tutte le furie i vertici del team, compromettendo forse definitivamente il loro rapporto in quel periodo. In seguito a queste vicessitudini Ricciardo deciderà di passare in Renault, salutando così la Red Bull.Il 2019 è un anno in cui Verstappen, pur sapendo di non aver la macchina giusta per provare a impensierire le Mercedes,dimostrerà ancora la sua supremazia all’interno del team, prima su Pier Gasly e poi su Alexander Albon. Max vince tre gare , sviluppando una grande rivalità con il ferrarista Leclerc, culminata nel Gran premio d’Austria. Dopo che il monegasco aveva centrato la pole position e stava conducendo la gara, l’olandese inizia una rimonta furiosa attaccando in curva 3 Leclerc con una staccata al limite, che spingerà il pilota della rossa fuoripista, creando infinite polemiche. Chiuderà l’annata con un terzo posto in classifica, alle spalle delle due Mercedes. Durante la pandemia nel 2020 il copione non cambia e sono sempre le frecce d’argento a dominare la scena con Lewis Hamilton che centra il 7° campionato del mondo e Verstappen che si conferma il primo antagonista, vincendo due gare con una guida indimenticabile durante il Gran Premio a Silverstone, che festeggiava i 70 anni della Formula 1. Max continua a dimostrare il suo valore in modo impeccabile ma ora sente il bisogno di una macchina che lo supporti per cercare di interrompere il dominio di Lewis Hamilton. L’impresa sembra impossibile ma arriviamo ai test prestagionali 2021 a Barcellona. Fin dall’inizio si vede che qualcosa nell’aria sta cambiando. La sua Red Bull vola fin dai primi giri mentre la Mercedes fatica, è nervosa, e non sembra reggere il passo dei tori austriaci. Riuscirà ad arrivare primo e a superare una leggenda come Hamilton. Gli anni 2022 e 2023 sono quelli della consacrazione, infatti Max batte qualsiasi record, vincendo il 77% delle gare e diventando, attualmente, il miglior pilota in circolazione.